Si inginocchia, a fatica, davanti ai leader politici del Sud Sudan e bacia loro i piedi. Papa Francesco, al termine del ritiro spirituale per la pace nella martoriata regione africana si abbassa fino a terra davanti a Salva Kiir Mayardit, presidente della Repubblica e ai vicepresidenti designati Riek Machar Teny Dhurgon, Taban Deng Gai e Rebecca Nyandeng De Mabio, vedova del leader sud sudanese, John Garang. Infine consegna loro una Bibbia firmata da lui, dall’arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana Justin Welby, che haa fortemente voluto l’incontro, e dal reverendo John Chalmers, già moderatore della Chiesa Presbiteriana di Scozia, con il messaggio: «Ricerca ciò che unisce. Supera ciò che divide». Ed è l’unione che il Papa ha raccomandato ai leader politici reduci da una guerra civile che, dal 2013, ha causato oltre quattro milioni di sfollati 400mila morti. «Voi avete avviato un processo», dice pensando al 17esimo accordo per la pace che entrerà in vigore il 12 maggio…….
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