Papa Francesco cambia il Catechismo per dichiarare sempre “inammissibile” la pena di morte e per dichiarare che la Chiesa cattolica “si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo”.
Lo fa con un rescritto del cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, datato il 1° agosto e pubblicato oggi a mezzogiorno.
Nel testo si legge che papa Francesco nell’udienza concessa al porporato lo scorso 11 maggio ha approvato una nuova redazione del n. 2267 del Catechismo della Chiesa Cattolica, disponendo che venga tradotta nelle diverse lingue e inserita in tutte le edizioni del Catechismo, che venne pubblicato nel 1992 e in editio typica nel 1997.
Nella prima edizione del 1992, redatta in francese, il Catechismo ricordava che “l’insegnamento tradizionale della Chiesa ha riconosciuto la fondatezza del diritto e del dovere dell’autorità pubblica legittima” di rispondere “con pene proporzionate alla gravità dei delitti, senza escludere nei casi di estrema gravità alla pena di morte”.
Nella versione normativa del 1997 si era registrata una riformulazione in senso restrittivo. In essa si affermava che “l’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani”. …