
Si tratta di un ritratto personale e profondo del pontefice che guidò la Chiesa del Concilio Vaticano II: «Lui ha voluto essere veramente l’uomo dell’ascolto del singolo – dice tra l’altro Martini di Paolo VI -, l’uomo che cercava di cogliere le sfumature della identità personale, diversissima per ciascuno». Nel discorso, che Martini tenne stando seduto, a causa delle precarie condizioni di salute, offrì ai presenti anche alcune riflessioni sulla morte «ormai imminente». In realtà il Cardinale morì solo quattro anni più tardi, ma quello fu l’ultimo incontro pubblico a cui prese parte. ...