La speranza è che quelli che si aprono oggi a PyoengChang siano davvero i Giochi della riconciliazione tra le due Coree. Una speranza troppo ardita? Per ora ci sono (esili) segni: bisognerà vedere se resisteranno alla spregiudicata partita politica che si sta giocando in questo lembo di Asia e agli ondivaghi umori degli attori in campo, a cominciare dal presidente nord coreano Kim Jong-un. Gli auspici, dunque.
La stretta di mano tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in (a destra) e il capo della delegazione nordcoreana Kim Yong-nam (Ansa)
Il padrone di casa, il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha accolto il capo della delegazione nordcoreana Kim Yong-nam, Capo dello Stato de facto, il più alto funzionario di Pyongyang mai in visita al Sud. Il breve incontro, con stretta di mano e foto come parte del protocollo, è avvenuto a Yongpyeong, città vicina a PyeongChang. Ai Giochi presenzierà anche Kim Yo-jong, sorella più giovane del leader della Corea del Nord, che ha stretto la mano a Moon, segno anche questo di speranza…..