Nel mondo ricco i governi impongono limiti nelle emissioni delle automobili. Ora si punta su auto elettriche e ibride. Nel mondo povero è partita la nuova corsa dell’oro, legata alla conquista dei minerali per alimentare le nuove batterie e i componenti delle auto elettriche del futuro. Le società minerarie, piccole e grandi, fanno a gara per aggiudicarsi nuove licenze di esplorazione.
L’Africa, il continente più povero, è quello più ricco di materie prime. Dal Niger alla Costa d’Avorio, dall’Rd Congo alla Tanzania la domanda di metalli per lo sviluppo delle “tecnologie pulite” ha aperto nuove frontiere all’industria mineraria. A caccia di coltan, cobalto, grafite, litio, neodimio, niobio, terre rare. I prezzi delle materie prime sono alle stelle. Le società minerarie aumentano i loro ricavi e la loro capitalizzazione di Borsa. Centinaia di migliaia di persone in Africa lavorano nelle miniere, compresi i bambini, in condizioni di lavoro durissime e spesso pericolose. A centinaia di metri nel sottosuolo con dispositivi di sicurezza minimi, spesso solo con le mani, con mazze e picconi, senza ausili tecnologici. Morti e incidenti gravi sono la norma…..
http://www.nigrizia.it/notizia/lafrica-paga-la-nostra-aria-pulita