L’estremismo religioso si afferma laddove lo stato è assente e dove i giovani sono abbandonati a se stessi senza istruzione e possibilità di impiego. Di ciò hanno discusso leader religiosi ed esperti in un recente convegno in Marocco.
Dopo Ghana, Sudafrica, Namibia ed Etiopia, l’Associazione africana degli studi di diritto e religione si è riunita quest’anno nella capitale del Marocco presso l’Université Internationale de Rabat.
Un centinaio di ricercatori, docenti ed esperti provenienti da diciassette nazioni africane hanno partecipato all’evento. Assieme ad alcuni colleghi americani, europei e del Medio Oriente si sono interessati a questioni legate a religione e sicurezza nel continente. Tra le varie dimensioni discusse spicca quella dell’estremismo.
In questi ultimi anni, infatti, molti paesi africani sono colpiti da atti terroristici che seminano vittime e incutono paura alle popolazioni. Bande armate di sedicente matrice religiosa stanno mettendo a dura prova la già fragile stabilità politica, economica e sociale di vaste aree a settentrione, occidente e oriente dell’Africa.
Secondo alcuni esperti presenti a Rabat, questi fenomeni in un certo modo erano prevedibili perché studi realizzati anni addietro hanno permesso di attirare l’attenzione delle autorità di alcuni paesi sui rischi che potrebbero provenire da mutamenti sociali quali l’incremento della disoccupazione giovanile, la marginalizzazione di alcune frange della società e la poca attenzione alle esigenze delle minoranze culturali. «La questione religiosa non c’entra quasi mai», ha sostenuto un ricercatore proveniente dal Niger. «Perché – ha spiegato –, quando lo stato abbandona i giovani a stessi, o non offre loro mezzi adeguati per la formazione e l’impiego, essi si fanno facilmente reclutare da bande che vivono di ogni tipo di contrabbando e che li mandano a colpire dove e quando vogliono. Sono solo bande di criminali». «Perché spesso si tratta di giovani che sanno poco della loro religione, qualche versetto del Corano a malapena», ha aggiunto un altro ricercatore……………