In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
O Cristo, Pastore della mia vita! Tu mi hai guidato per sentieri impensabili per nutrire il mio cuore e la mia esistenza della tua vita celeste. Per me è sempre fonte di tanto stupore e di senso di infinita piccolezza, sperimentare quanti ti dedichi alla mia povera persona. Perché non ti stanchi di me che continuo a tradirti seguendo la voce di “mercenari” della coscienza: orgoglio, pigrizia, ricerca di apprezzamento facile e di soddisfazione superba?…no tu non ti stanchi e continui a darti a me con una gratuità sconvolgente, rispetto alla mia poca fedeltà…E poi mi prendi il cuore, questo piccolo cuore, e lo infiammi della tua stessa passione per gli altri, per le tue “pecore” bisognose di pascoli d’amore eterno. Quando accade questo, mi trovo a darmi tutto, a non avere più pensiero o preoccupazione per me, più tempo per me, con una gioia e una pace profondissime.
Gesù Signore, Buon Pastore spingi sempre più il mio cuore negli abissi della tua Carità, perché io sia tuo volto per ogni figlio o figlia che si smarrisce, per ogni figlio o figlia che ha fame e sete di Te, che viene ferito lungo i sentieri del tempo, che viene lasciato in balia dei lupi pronti a fare brandelli la nostra coscienza.
Gesù Bel Pastore, aiutami a costruire con te il sogno eterno concepito nel cuore della Trinità, di una comunità di uomini e donne che cercano ostinatamente l’unità, la comprensione reciproca, il perdono, il sostegno per chi non ce la fa; una comunità di uomini e donne che quando li incontri non sono presi dalla fretta, dalla stanchezza e dalla rabbia, ma hanno gli occhi luminosi di speranza e scelgono la fatica serena di amare ad ogni costo.