In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Sì, Signore Gesù! La tua Parola è forte. Tutte le volte che tocca in profondità la mia coscienza, cambia la vita. Mi hai parlato, rivelandomi il tuo nome, Dio con me, gettando così nel mio cuore un seme perenne di consolazione per tutte le solitudini e paure.
Infinite volte la tua Parola ha aperto squarci di luce su pensieri, stati d’animo, modi di fare che deturpavano il mio volto di figlio e di cristiano…e su quella tua Parola ho mosso nuovi passi di conver-sione. Altre volte è arrivata ai miei orecchi come annuncio e amore: “sono e sarò con te fino alla fine”; “ti ho scelto, seguimi”; “mi appartieni”; “ti amo fino alla morte”; …perché tu abbia la vita in abbondanza”. Altre volte mi hai parlato con la dolcezza della tua infinita misericordia: “ti perdono”; “guarisco il tuo cuore”; “alzati, coraggio”; “provo compassione per te”; “sei prezioso ai miei occhi”; “non temere, ti rimetto tutti i peccati”; “voglio entrare a casa tua..”
Sì, mio Signore, senza la tua Parola la mia vita non sarebbe così piena, così gustosa, così intensa sia nella gioia, come nelle sofferenze e fatiche. Vieni Signore a stanare e zittire gli spiriti impuri che abitano ancora il mio cuore e che gli impediscono di lasciarsi trasformare da cuore di pietra in cuore di carne. Parlami ancora nei miei giorni, perché sia più tuo, perché sia sempre più segno vivente della Tua presenza che è Vangelo, buona notizia per tutti i figli dell’uomo.