La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Il tuo Soffio, Signore Risorto, è una brezza di parole eterne che spalancano nel mio cuore la speranza: pace a te, io sono con voi sempre, rimani in me, nel mio amore. Il tuo Soffio è respiro d’Amore tutto-dono tra Padre e Figlio e tocca il mio, i nostri visi perché possa penetrare nel profondo delle nostre esistenze, così che diventi ossigeno dei nostri incontri. Il tuo Soffio ha dato vita nuova ai miei giorni, consegnandomi l’identità profonda di
figlio consacrato a Te, ai fratelli e alle sorelle: una nuova creazione; pensieri, gesti, occhi, scelte nuovi, sempre più “cristici”, “crocifissi”, “pasquali”; sempre più secondo la tua volontà. Il tuo Soffio, o Cristo, mi ha riconsegnato tante volte la vita e il tuo Amore dopo i miei percorsi mortali nei peccati, nelle chiusure alle persone, dopo le mie ospitalità alla rabbia e alla tristezza. Il tuo Soffio paziente piega le mie rigidità, scalda le mie freddezze e indifferenze, apre nel mio piccolo cuore spazi di accoglienza, di ascolto, di compassione impensabili. O Signore mio, rendimi docile al tuo Soffio, ospite dolce dell’anima e imperturbabile nei confronti di altri venti che eccitano, esaltano e avvolgono la mia vita di superbie mortali. Soffia su di me, soffia su di noi, soprattutto su chi tra noi è piegato dal vento delle ingiustizie, delle sofferenze, dell’avidità, dell’incredulità. La tua Brezza
misericordiosa rinfreschi le nostre esistenze con la memoria del tuo dono crocifisso che ogni volta si fa per noi pane del cielo e sorgente di nuove comunioni.
figlio consacrato a Te, ai fratelli e alle sorelle: una nuova creazione; pensieri, gesti, occhi, scelte nuovi, sempre più “cristici”, “crocifissi”, “pasquali”; sempre più secondo la tua volontà. Il tuo Soffio, o Cristo, mi ha riconsegnato tante volte la vita e il tuo Amore dopo i miei percorsi mortali nei peccati, nelle chiusure alle persone, dopo le mie ospitalità alla rabbia e alla tristezza. Il tuo Soffio paziente piega le mie rigidità, scalda le mie freddezze e indifferenze, apre nel mio piccolo cuore spazi di accoglienza, di ascolto, di compassione impensabili. O Signore mio, rendimi docile al tuo Soffio, ospite dolce dell’anima e imperturbabile nei confronti di altri venti che eccitano, esaltano e avvolgono la mia vita di superbie mortali. Soffia su di me, soffia su di noi, soprattutto su chi tra noi è piegato dal vento delle ingiustizie, delle sofferenze, dell’avidità, dell’incredulità. La tua Brezza
misericordiosa rinfreschi le nostre esistenze con la memoria del tuo dono crocifisso che ogni volta si fa per noi pane del cielo e sorgente di nuove comunioni.