“Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello”.
Così cantiamo il giorno di Pasqua nella bellissima preghiera-poesia della sequenza.
Morte e vita continuano sempre ad affrontarsi nell’esistenza di ogni uomo e di ogni donna, ad ogni curva o tornante della storia.
La morte di tanti, troppi. E il dolore di tante famiglie, che non trova nemmeno una voce.
E poi la morte della paura, della malattia, della solitudine.
Quanti sono quelli che pagano un conto elevato per la diffusione della malattia?
Dicono che sia democratica, ma mi pare che chi aveva già prima meno risorse continui ad averne anche adesso di meno.
Quanta povera gente. Quante piccole e grandi morti quotidiane in questo nostro tempo.
Quanto rischio di egoismo, di solitudine del cuore più che di distanza fisica: ma quanti erano già isolati anche nella folla. I troppo poveri. I troppo ricchi.
Ma anche – ed ecco il prodigio – quanta vita, quante vittorie quotidiane della vita! Quanta forza!…..