La vicenda di Torino smaschera la logica dello scarto e dell’abbandono insita nelle tecniche di fecondazione in vitro eterologa cioè ricorrendo ai gameti di una persona diversa dagli “aspiranti genitori”. Il primo abbandono è avvenuto da parte di chi fornisce i gameti (il genitore biologico). Il secondo da chi lo aveva voluto con tanta determinazione da pianificare il suo concepimento a tavolino, decidendo però di scartarlo a causa della sua grave malattia. Ma attorno al bimbo c’è stata una grande campagna di solidarietà e attenzione.
GIOVANNINO, ABBANDONATO DUE VOLTE, ORA È FIGLIO NOSTRO
20 Novembre 2019 | 0 commenti