Carissimi parrocchiani!!
È giunto il momento di salutarci e di fare entrambi, io e voi, la volontà di Dio.
Con voi mi sono sempre sentito a casa mia, siete stati la mia famiglia negli affetti e nella responsabilità. E come in tutte le case con i propri figli, a volte si sorride, a volte si piange, a volte si tira il carretto insieme, a volte si è da soli, ma tutto vissuto con la fede nel Signore e per il Signore.
Non abbiate timore, fratelli, la Grazia di Dio arriva sempre prima del parroco e rimane sempre, anche dopo il parroco.
È lì, e solo lì, che tutti noi dobbiamo aggrapparci e da nessun’altra parte.
Noi siamo solo strumenti, a volte buoni, a volte imperfetti, ma solo strumenti.
Spero di avervi aiutato ad amare il Signore e nulla più, e lui mi perdoni se le mie parole o miei comportamenti vi sono stati di ostacolo. Fatelo anche voi, ve ne prego, se in qualche cosa vi ho offeso.
Un parroco non può essere esperto in tutto e arrivare dappertutto, per questo se una parrocchia è buona è merito di tutti quelli che hanno messo mani, cuore, tempo e fede; di chi nel nascondimento ama, soffre, spera ed offre tutto al Signore per il bene di tutti.
Grazie del bene che mi volete, grazie della fede che mi avete regalato. Dio vi benedica tutti!
Grazie di essere stati la mia famiglia! Il parroco don Mario Basso
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