La crisi causata dalla rivolta di Boko Haram nel nord-est della Nigeria ha provocato la chiusura di migliaia di scuole – il 57 per cento solo nello stato di Borno -, e sono 3 milioni i bambini che non hanno accesso a un’istruzione regolare.
“La falsa educazione è male” è la traduzione letterale di Boko Haram, il gruppo terroristico islamista che dal 2010 compie attentati nel nord della Nigeria e almeno dal 2014 anche nell’estremo nord del Camerun. In quest’ultima regione ha compiuto 30 attentati suicidi dallo scorso aprile, più di uno alla settimana.
Lo stato di totale insicurezza creato – e mantenuto con attacchi a scadenza regolare – da Boko Haram sta avendo una conseguenza che è qualcosa in più di un effetto collaterale: la chiusura delle scuole e l’impossibilità di molti bambini e ragazzi di accedere a un’istruzione. Sia in Nigeria che in Camerun.
Più della metà delle scuole, il 57%, sono chiuse nello Stato nigeriano del Borno, il più colpito dagli attacchi terroristici di Boko Haram, fa sapere oggi un comunicato dell’Unicef. Scuole che non hanno riaperto nemmeno con l’inizio del nuovo anno scolastico………….