È esigente il messaggio che papa Francesco ha scelto per la Giornata della pace 2018. Fa da copertina all’intero anno: «Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace». Un messaggio in cui ognuno rilegge un pezzo del proprio passato. Il mio mi riporta a nonno Bepi, così come lo raccontava mia madre Albina. Era partito per il Nord America nel 1905. Per dieci anni aveva lavorato nelle miniere di carbone. E quando finalmente aveva messo da parte un gruzzoletto, eccolo ritornare proprio mentre scoppiava la prima guerra mondiale, nell’estate del 1914. Fu quindi reclutato nell’esercito austriaco, essendo allora il Trentino ancora parte del Tirolo. Un sogno di vita spezzato. Solo alla fine della guerra riuscì a sposare la sua amata Maria, dalla quale ebbe i doni più luminosi della sua vita: Albina, Bice e Ilda. Volti e nomi a me cari, tutti segnati dal ricordo dell’emigrazione che rende la nostra storia familiare ancora più preziosa…..
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