Il vangelo di Luca descrive una scena che racchiude questi elementi: la gente è andata da Gesù per ascoltare le sue parole e ha visto i suoi gesti, ma ora si ritrova nel deserto. I discepoli sono interpellati per aiutare a dare una risposta al problema. (…) Gesù li spinge al contrario a mettersi in gioco, li invita a dare loro stessi da mangiare: al di là di come suoni al nostro orecchio questa espressione, si tratta comunque di un invito a coinvolgersi nella situazione, perché attraverso questo coinvolgimento, riusciremo a capire qualcosa in più di Dio. I discepoli riferiscono di avere solo cinque pani e due pesci, nell’insieme hanno sette elementi, un numero che rimanda alla pienezza, ma è una pienezza di cui loro non si rendono conto: in fondo hanno tutto, il Signore è con loro, ma non se ne rendono conto. Tra l’altro, nessuno dei discepoli si appella a Gesù, nessuno di loro richiama il maestro al suo impegno, nessuno esprime la fiducia in Gesù. La pedagogia di Gesù prosegue e li aiuta a fare un’esperienza di Dio. (…)
Dopo aver mangiato avanzarono dodici ceste. È il cibo per il nuovo popolo di Dio. È il pane che non mancherà mai nella vita della comunità. Ecco perché possiamo attraversare il deserto. Certamente la vita attraverserà anche momenti difficili, aridi e faticosi, ma proprio in quei momenti dobbiamo ricordarci che Gesù è con noi e forse ci viene chiesto anche di aiutare il Signore a sfamare coloro che si trovano nel...